Brown bag seminar sulla ricerca empirica del ciclo " Il fascino indiscreto della sociologia"
L’elemento che sicuramente più di ogni altro contraddistingue le condizioni abitative del nostro paese è l’alta percentuale di case in proprietà, con un andamento crescente nel tempo a partire dal secondo dopoguerra. L’acquisto della casa è in generale considerato un traguardo auspicabile, tuttavia esistono dei costi, individuali e sociali, che minano la bontà di questo modello. Su questa tesi sarà presentata un’analisi sulle disuguaglianze abitative. La proprietà della casa, in generale condizione di vantaggio rispetto all’affitto, non è di fatto sufficiente a garantire un certo livello di benessere, a meno di essere accompagnata da una buona posizione nella stratificazione sociale. Anzi, la proprietà stessa può rappresentare un vincolo, in particolare in alcuni periodi della vita degli individui. Vi sono almeno tre ambiti in cui emerge questa tesi collegata al titolo di godimento della casa. Il primo è rappresentato dal disagio abitativo, considerato come indicatore multidimensionale di aspetti diversi dell’abitare, il secondo considera i costi abitativi e le soglie di affordability in relazione alla povertà e, infine, l’ultimo considera la prima destinazione abitativa dei giovani, mostrando modelli diversi di uscita da casa.
Intervento di Marianna Filandri ( Università Milano Bicocca)
A cura di Laura Sartori, Nicola De Luigi, Roberto Rizza, Dario Tuorto