Prende il via RESPOND, il nuovo progetto sulla corruzione politica

Il lancio del progetto di ricerca coordinato dall'Università di Bologna si terrà il 22 maggio in Ateneo e online

Pubblicato: 13 maggio 2024 | Innovazione e ricerca

Studiare i fenomeni della corruzione politica e dell'influenza indebita all’interno delle società digitali e proporre soluzioni per contrastarli. Questo è l’obiettivo del nuovo progetto RESPOND - Rescuing Democracy from Political Corruption in Digital Societies, finanziato nel quadro del programma Horizon Europe RIA. Coordinato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali di Unibo, RESPOND sarà inaugurato con un evento pubblico il 22 maggio (registrati qui per partecipare all'evento).

 

RESPOND adotta un approccio multidisciplinare volto a esplorare varie forme di influenza politica tipiche delle così dette zone grigie della legalità, tra cui il finanziamento della politica, il lobbismo, il fenomeno delle “revolving doors” (“porte girevoli”), conflitti d'interesse, o ancora le forme di influenza e pressione politica sui media. Si tratta di fenomeni ad oggi ancora scarsamente esplorati ma capaci di intaccare la qualità dei servizi pubblici e, più in generale, dei sistemi democratici. Il progetto mira inoltre ad analizzare a livello nazionale e internazionale l’impatto che le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale (IA), possono avere tanto nel favorire pratiche di corruzione quanto nel sostenere gli sforzi anticorruzione.

 

Costruito su un disegno di ricerca che combina metodi qualitativi, quantitativi e computazionali, RESPOND analizzerà 27 Paesi dell'UE e 11 paesi limitrofi, tra cui l’Ucraina, la Serbia e il Regno Unito, promuovendo sessioni di co-creazione che vedranno coinvolti i diversi stakeholder - tra cui, accademici, funzionari delle forze dell'ordine, funzionari pubblici, giornalisti e attivisti - per sviluppare strategie innovative volte a rafforzare l'etica pubblica e a rinvigorire la fiducia dei cittadini nella democrazia.

 

Al progetto partecipano, oltre all’Università di Bologna che lo coordina, 16 partner: Anti-Corruption Research and Education Centre (UKR), Central European University (AT), Centre National de la Recherche Scientifique (FR), Government Transparency Institute (HU), University of Gothenburg (SE), Institute for Global Analytics (BG), King's College London (UK), Libera- associazione, nomi e numeri contro le mafie (IT), Sciences Po (FR), Sustainable Communication (BE) with its affiliates Net7 (IT) and Tele Radio City (IT), University of Amsterdam (NL), University of Lisbon (PT), University of Duisburg-Essen (DE) e Università Cattolica del Sacro Cuore (IT).