Il tema della cura è stato mantenuto per anni in una dimensione domestica, privata, tipicamente femminile, intendendo la cura come accudimento alla vita, in tutte le sue fasi. Un’attività che si identificava con il lavoro domestico (femminile), contrapposto a quello produttivo, esercitato fuori dalle mura di casa (maschile), riceve nel tempo una tutela privatistica, relegata principalmente all’ambito del diritto di famiglia.
Nel nostro ordinamento giuridico la cura stenta quindi ad affermarsi nella sua dimensione pubblicistica, nonostante gli sforzi delle componenti dell’Assemblea costituente nel risaltare il compito della Repubblica nell’attuazione dei diritti sociali.
In una illuminata e, per i tempi, utopistica proposta di revisione dei rapporti tra amministrazione pubblica e amministrati, nel 1997 Gregorio Arena sottopone alla comunità scientifica un nuovo modello di amministrare, fondato sulla collaborazione tra amministrazione e cittadini “attivi” nel prendersi cura dei beni comuni (G. Arena, Introduzione all’amministrazione condivisa, in Studi parlamentari e di politica costituzionale, 117-118, 1997).
La costruzione teorica dell’“Amministrazione condivisa” si rafforza negli anni e trova copertura costituzionale nel principio di sussidiarietà orizzontale introdotto nella nostra Costituzione con la riforma del Titolo V, nel 2001.
Bologna è stata la prima città in Italia ad approvare il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani” nel 2014, e a sperimentare i Patti di collaborazione come strumento dell’amministrazione condivisa, convertendosi in un modello per molte altre amministrazioni locali in Italia e all’estero, confermato con l’approvazione del nuovo Regolamento a gennaio del 2023.
Questi riferimenti teorici e normativi stimolano l’indagine sulla dimensione pubblica e urbana della cura e animano il seminario “L’amministrazione (e la città) della cura”, organizzato nell’ambito delle attività della Cattedra Jean Monnet SO_CITIES dedicata alle città eco-solidali.
Accademiche e accademici di diversi settori disciplinari si confronteranno tra di loro e con chi segue da vicino l’implementazione dell’amministrazione della cura nella città di Bologna.
L’evento si aprirà con un intervento della Vicesindaca del Comune di Bologna, Emily Clancy, con deleghe a: casa, emergenza abitativa, abitare collaborativo e cooperativo, economia della notte, assemblee per il clima, progetto comunità solari e ufficio clima, pari opportunità e differenze di genere, diritti LGBT, contrasto alle discriminazioni, lotta alla violenza e alla tratta sulle donne e sui minori.
Seguiranno le relazioni di Chiara Belingardi, architetta, dottoressa di ricerca in “Progettazione della Città, del Territorio e del Paesaggio” all’Università di Firenze, sullo strumento della pianificazione urbanistica; Claudia Tubertini, professoressa associata di diritto amministrativo all’Università di Bologna, sul tema della cura nell’attività amministrativa intesa sia come cura dello spazio urbano sia come prestazione di servizi; Francesca Gori, dottoranda di ricerca nel Corso di Dottorato in “Agricultural, Environmental and Food Science and Technology” dell’Università di Bologna, dedicato al tema urban food policy.
La tavola rotonda finale vedrà la partecipazione di studiose e studiosi di diverse discipline dell’Università di Bologna: diritto pubblico (Claudia Golino, professoressa ordinaria di Istituzioni di diritto pubblico, Direttrice del Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia) diritto pubblico dell’economia (Alceste Santuari, professore associato di Diritto pubblico dell’economia nel Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia), agraria (Mara Petruzzelli, dottoranda di ricerca nel Corso di Dottorato in “Water-Food-Energy-Sustainable Agriculture Nexus” dell’Università di Bologna), assieme a studiose dell’Università di Bologna attualmente impegnate in Istituzioni del nostro territorio: Marilena Pillati, professoressa associata di statistica, nel Dipartimento di Scienze Statistiche “Paolo Fortunati”, Consigliera della Regione Emilia-Romagna ed Erika Capasso, Presidente della Fondazione Innovazione Urbana.
Saluti istituzionali:
Simona Tondelli, Protettrice Vicaria Università di Bologna
Pina Lalli, Vicedirettrice Dipartimento di Scienze politiche e sociali, Università di Bologna
Chiara Alvisi, Jean Monnet Module EU.C.L.I.D.E., Università di Bologna, Presidente A.d.D.U.
Intervento di Emily Marion Clancy, Vicesindaca Comune di Bologna
Presenta: Stefania Profeti, Università di Bologna
Città, cura e pianificazione urbana con prospettiva di genere
Chiara Belingardi, Università di Firenze
L’amministrazione della cura
Claudia Tubertini, Università di Bologna
Sistemi alimentari e cura: nuovi spazi per le politiche urbane del cibo
Francesca Gori, Università di Bologna
Tavola rotonda con la partecipazione di:
Erika Capasso, Fondazione Innovazione Urbana; Mara Petruzzelli, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari; Marilena Pillati, Consigliera della Regione Emilia-Romagna; Alceste Santuari, Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Modera: Claudia Golino, Direttrice Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’Economia
Con la partecipazione delle studentesse e degli studenti dei Corsi di Laurea Magistrale in Politica, Organizzazione, Amministrazione e in Sviluppo Locale e Globale