Partecipanti: Antonio Varsori, Michele Marchi, Federigo Argentieri, Silvio Pons, Giuseppe Cucchi, Davide Bigalli, Giovanni Taurasi, Tommaso Nencioni, Learco Andalo', Aldo Agosti
La storiografia piu' autorevole ha oramai da anni sancito l'importanza del 1956 nelle sue molteplici dimensioni: politica, ideologica e diplomatica. La cosiddetta destalinizzazione ha un impatto decisivo sia per l'ecoluzione del blocco sovietico, sia per la dialettica interna alle sinistre comuniste e socialiste dell' Europa Occidentale. Per un intreccio spesso frequente nella storia internazionale ai drammatici fatti di Budapest si sovrappone la crisi geopolitica mediorientale che si concretizza nei fatti di Suez. Nello spazio di pochi mesi l'apparente rigidita' della Guerra Fredda e' scossa nelle sue fondamenta e l'anno 1956 diventa cosi' periodizzante per la storia politica, culturale, ideologica e delle relazioni internazionali. Questa giornata di studi intende, prima di tutto, fare il punto, a sessant'anni dagli eventi, sugli studi storici sull'argomento. Altra ambizione della giornata e' quella di inserire gli eventi internazionali del '56 nella dimensione nazionale italiana e in quella locale bolognese, nella convinzione che storia globale, storia nazionale e storia locale siano indissolubilmente legate e che solo l'approfondimento in ognuno di questi ambiti possa contribuire ad un reale avanzamento della ricerca storica.
Introduce: Fulvio Cammarano
Presiedono: Fulvio Cammarano e Stefano Cavazza