Partecipanti: Dott. Michele Filippini; Prof.ssa Raffaella Gherardi; Prof. Maurizio Ricciardi; Prof. Salvatore Cingari; Prof. Corrado Malandrino; Prof. Mauro Pala; Prof. Peter Ives
A quasi 80 anni dalla morte, la figura di Antonio Gramsci sta vivendo una seconda importante fortuna. Mentre tra gli anni ’50 e gli anni ’70 i testi gramsciani sono stati letti e interpretati alla luce delle particolarità del comunismo italiano, dagli anni 2000 una forte diffusione del suo pensiero al di fuori dell’Italia ha permesso una renaissance internazionale centrata su diversi aspetti – linguistici, antropologici, di relazioni internazionali nonché filologici – della sua opera. Questa seconda stagione della fortuna di Gramsci si caratterizza in modo particolare per la ripresa di alcuni concetti chiave del suo lessico – subalternità, società civile/Stato, rivoluzione passiva, egemonia, ecc. – e dalla loro applicazione in contesti e discipline diverse. L’elemento nazionale che fa da sfondo ai riferimenti gramsciani ha così subito una riformulazione che investe particolarmente la storia del pensiero politico. La giornata di studi intitolata Antonio Gramsci dall'Italia al mondo. Semantica e fortuna dei ‘Quaderni del carcere’ si propone di indagare questo nesso tra contesto italiano della riflessione e fortuna internazionale, anche dal punto di vista dell’approccio semantico al testo, reso più agevole per gli studiosi dal lavoro di ricerca del progetto Firb gramsciproject.org. La giornata di studi sarà organizzata in due sessioni. La prima indagherà alcuni nodi centrali del pensiero di Gramsci, ricostruendone la derivazione dal contesto italiano. La seconda offrirà una panoramica sulla recente fortuna internazionale di Gramsci nonché sull’uso dei suoi concetti nell’ambito della linguistica.