Storia del Dipartimento

Il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, istituito nel 2012, si innesta in una lunga tradizione consolidatasi nell’Alma Mater. La Scuola Libera di Scienze Politiche di Bologna è stata fondata nel 1893; diretta da Domenico Mantovani Orsetti nell’ambito della Facoltà di Giurisprudenza, l’esperienza si è conclusa prima della Grande Guerra. La Facoltà di Scienze Politiche fu istituita nel 1964 e attivata due anni dopo da Nicola Matteucci, Luigi Bagolini e Beniamino Andreatta, che fu anche statista della Repubblica italiana e perciò ricordato dall’omonima via nei pressi della sede bolognese del Dipartimento. A Matteucci, primo direttore dell’Istituto di Scienze Politiche e Sociali nato nel 1966, è invece intitolata la Biblioteca tuttora in funzione. L’aula magna della sede bolognese (Palazzo Hercolani) è dedicata a Roberto Ruffilli, accademico della Facoltà prestato alla politica e poi barbaramente ucciso dalle Brigate Rosse per il suo impegno nella riforma dello Stato. A Ruffilli fu anche dedicata la seconda Facoltà, istituita nel 2001 nella sede di Forlì. 

Il Dipartimento annovera, così come un tempo, studiosi impegnati anche, a vario titolo, nella vita pubblica, tra cui parlamentari, ambasciatori, consulenti, editorialisti, contribuendo così alla “terza missione” dell’Ateneo, imperniata sull’impegno sociale. In campo accademico il Dipartimento ospita docenti e ricercatori in tutte le principali discipline delle scienze politiche e sociali; essi sono inseriti nei maggiori circuiti mondiali della ricerca e partecipano alla vita di importanti riviste scientifiche. Il Dipartimento è oggi un punto di riferimento nazionale ed europeo per le scienze politiche e sociali e gli studi internazionali. A livello internazionale, il Dipartimento contribuisce alla collocazione dell’Università di Bologna (secondo le QS World University Rankings) tra i primi 100 atenei al mondo per gli ambiti “Politics and International Relations” e “Sociology” e tra i primi 150 per “Communication and Media Studies”.

La vocazione del Dipartimento è basata non su una fusione di parti o interi di vecchie strutture e componenti, ma su un’aggregazione basata sulla condivisione di un progetto culturale scientifico-didattico attraverso l’adesione volontaria e individuale di studiosi appartenenti a campi del sapere complementari e integrati. Le varie discipline possono quindi dialogare tra loro su obiettivi comuni al fine di arricchire l’importante eredità di conoscenze costruita da fine ’800 nelle scienze politiche e sociali e aggiornarla alla nuova realtà del XXI secolo. I 10 corsi di laurea del Dipartimento, nelle due sedi di Bologna e di Forlì, attraggono il maggior numero di studenti in Italia nelle classi di riferimento e sono considerati tra i migliori in Italia. Questo ambiente intellettuale, stimolante e d’avanguardia, offre alle allieve e agli allievi un percorso formativo vasto, interdisciplinare e di respiro internazionale.